Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, istituito nel 1991, dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1998, Riserva della Biosfera  del Mab-UNESCO nel 1997 e “Geoparco” dal 2010, è l’area protetta più vasta della regione Campania ed è il secondo Parco nazionale più grande d’Italia.

Si estende dall’Appenino campano-lucano fino alle coste del mar Tirreno ed è stato istituito allo scopo di tutelare gli habitat di  specie animali e vegetali presenti.  Il territorio interno è per lo più aspro con zone pianeggianti soprattutto nei pressi dei corsi d’acqua tra cui i principali l’Alento e il Tanagro a cui si aggiungono il Mingardo, il Bussento e, in parte, il Calore.  I rilievi più importanti sono il Monte Cervati, con la vetta più alta, gli Alburni, il Monte Gelbison, il Monte Bulgheria e il Monte Stella.

Le coste sono a tratti basse e sabbiose con alternanza di zone rocciose e a picco sul mare e la presenza di ben due aree marine protette. La natura del territorio è per lo più calcarea, numerose sono infatti le cavità presenti sia all’interno che sulla costa con alcune zone caratterizzate da un particolare tipo di roccia strutturata in stratificazioni, il “Flysh del Cilento“.

Varia e ricchissima è la flora, sia sulle coste dove si possono trovare specie endemiche protette come la primula di Palinuro che è anche il simbolo del Parco, il raro giglio marino, il garofano delle rupi, la ginestra del Cilento, sia all’interno dove a diverse altitudini si ammirano meravigliosi boschi di cerri, lecci, aceri, faggi, betulle e abeti. La fauna è altrettanto interessante e varia anche per la presenza di ambienti naturali differenti che costituiscono l’habitat ideale di animali come il lupo, la lontra, il gatto selvatico, il cervo, il cinghiale ed altri, nonché di diverse specie di volatili, in particolare rapaci, come l’aquila reale, il falco pellegrino, il gufo imperiale ed il nibbio.

Oltre alle montagne, ai siti di importanza speleologica, alle numerose cascate, alle oasi naturalistiche, alle coste incontaminate e ad altre meraviglie, il  Parco custodisce un patrimonio storico-artistico di inestimabile valore: al suo interno, in cui rientrano ben 80 comuni dei 96 che sono situati nell’area campana denominata “Cilento”, vi sono ben tre siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, come l’area archeologica di Velia, l’area archeologica dei Templi di Paestum e la Certosa di Padula, suggestivi borghi medievali, Chiese, Cappelle rupestri, castelli e tanto altro ancora.

 

http://www.cilentoediano.it/