I mieli migliori come qualità sono senz’altro quelli Italiani, certificati in etichetta, per distinguerli da quelli di importazione, senza dubbio di qualità inferiore.
Esistono mieli dolci e non dolci, detti anche amari; in questi ultimi le attenzioni devono essere ancora maggiori, perché il loro minor contenuto di maltosio e glucosio li espone a maggior rischio di denaturare gli enzimi e le “inibine” (sostanze dall’alto potere antibiotico), che vengono completamente distrutti in un normale processo di pastorizzazione a 65 gradi.
Il “Miele Amaro” per eccellenza è il miele di corbezzolo, prodotto oggi anche nel Parco Nazionale del Cilento, da sempre utilizzato come coadiuvante per chi soffre di asma, è anche antidiarroico e depurativo. Il miele amaro di corbezzolo può avere diverse gradazioni di colore dal quasi bianco, come i fiori da cui proviene, al beige più o meno intenso; ha un profumo penetrante, molto aromatico, che ricorda la natura selvaggia delle macchia mediterranea, e un gusto amarognolo molto particolare.
Un altro miele amarognolo (ma mai amaro come quello di corbezzolo) è quello di castagno, di erica e di tarassaco.
I Mieli dolci possono esserlo in grado maggiore o minore e possono essere ad esempio di acacia, di agrumi, di eucalipto, e di tanti altri fiori o frutti, e tutti acquisiscono le proprietà salutari della pianta da cui derivano.